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Diario di Bordo del 4 Febbraio 2011: Terapia del Dolore pt.1

febbraio 4, 2011 di dianacullen

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Sì lo so.
Voi volete che vi dica che le cose andranno a posto. Prima o poi.
Perchè sono stata in molti posti, anche se altrettanti ne dovrei vedere prima di rispondervi.

 

E’ una richiesta muta ma sono tutta orecchi.
Lo sguardo è quello di chi ha sete di sapere, attende che qualcuno gli dia una scusa a cui aggrapparsi.

Ma le scuse non servono a niente. La Verità è una sola..

 

La Speranza c’è. Sempre.
Anche in mezzo a tutto questo Dolore. Non bisogna perderla.
Soprattutto in mezzo, a tutto questo Dolore.

E’ ballerina.
Sì
E’ irrequieta. Freme tra i polpastrelli.
Non fatela sgusciare via!
Stringete la presa.
Ora, sì!
Più forte, quando il Dolore aumenta. Perchè quello è il momento in cui ci crederà più Deboli, Indifesi, Vinti.

E invece NO!

 

Il Dolore è una fiamma sempre accesa.
Per assurdo dobbiamo ringraziare che lo sia: testimonia che siamo VIVI.
Noi sentiamo
ogni giorno
proviamo
ogni istante
DOLORE

Siamo al Mondo, infondo. Dove altro credevate? 🙂

 

Non è un Sogno ma per evitare che diventi un Incubo dobbiamo metterci dentro ogni frammento di ciò che amiamo e desideriamo.
Non è l’Inizio… e non sarà la Fine, se saremo sempre noi a decidere e prendere in mano la nostra Vita.
A meno che non subentrino Cause di Forza Maggiore…
Ma questo non vuol dire che dobbiamo fargliela passare liscia!

 

Siamo nati nuotando e lottando, strillando e lottando, piangendo e lottando.
Che cos’è la Vita se non Gioia e Dolore, una lotta continua per raggiungere la prima e sopprimere l’altra?

 

Questa fiamma non verrà mai estinta ma può diventare fioca, tremula, corta e addirittura illuminare di luce nuova percorsi che non avevamo mai preso in considerazione.

E non sto dicendo che sia Facile.

E’ tutto molto complicato, faticoso, atroce, tortuoso, problematico… Doloroso.

E’ un processo a cui non ci abitueremo mai.
Impossibile da accettare pienamente.
Dovremmo esser tutti Santi o Martiri, e non mi sembra

 

Nessuno è esente, sin dal giorno in cui nasciamo a quello in cui moriamo.
Ci differenzia la misura in cui colpisce, i modi, i tempi e la Soglia di Sopportazione.
che detta così, permettetemi di dire è N’emerita Strunzata!

 

Io la chiamo Terapia del Dolore.
Quella che purtroppo nessuno ci insegna, quella a cui nessuno ci educa ma quella che spesso e volentieri dobbiamo mettere a punto da soli. Con gli anni, sbattendo i denti, perfezionando la cura, allenando gli anticorpi, trovando soluzioni e dando capernate al muro fino a quando non ne usciamo sanguinanti e storti.

 

Sfortunatamente, proprio per la sua natura sperimentale, la Terapia non è univoca.
Ognuno di noi trova quella che pensa, si convince, sia la più congeniale
Controversa
Annebbiata
Veloce
Interrotta

 

Non sono qui per giudicare.
Proprio Io
Non sono qui per dire quale sia Giusta e quale Sbagliata.
Con che Titolo?

 

Potrei però raccontarvi come ho fatto, faccio e farò io.

 

Perchè ho visto e vedo cadere.

Perchè ho perso e non ho potuto far nulla
Non sapevo come

Anche io stavo imparando, a mie spese.

Perchè io so soffrire.

 

Restare Sveglia, Lucida, Presente e Prendermi TUTTO è quello che ho sempre voluto e sempre vorrò, fino alla fine.
Anche se ho rischiato di impazzire dal…
Non ho voluto
Non voglio dormire di fronte a questo!
Nemmeno per un secondo
Non mi darò mai per Vinta.

L’alternativa sarebbe stata Perdere proprio quel TUTTO, ciò che ero e ciò che sono diventata.
Tutto ciò che amavo e odiavo, quello che sentivo, nel bene e nel male.
Perchè rinunciare, anestetizzare, cercare di dimenticare il Dolore, anche se per pochi istanti, ci rende Succubi, Codardi, Malati.

 

Perchè il Dolore fa Paura.
Ma se continuiamo a fuggirlo vivremo per sempre da Vermi senza Anima, senza Patria e senza Domani.

 

Bisogna cominciare da qualche parte. Non possiamo perdere ancora le nostre e le vite degli altri così.
Senza combattere.
Semplicemente perchè Il Mondo va così, La Società è colà, I modelli sbagliati, Non possiamo fare di più, Nessuno immaginava che sarebbe potuto accadere, E’ Colpa di Quello, E’ Colpa di Quell’altro…

CAZZATE

 

Questo è uno SCHIFO che deve finire.
ORA!

 

Non sto parlando di Guerra Civile, Religiosa, Moralista o Perbenista ma una Guerra d’Indipendenza.
Sì

ma dal Dolore.

 

Siete a bordo?

 

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Pubblicato su Deliri di una Nerd, Varie | Contrassegnato da tag accettare, acido, affrontare, aggrapparsi, aiuto, alternativa, amare, amore, andrà tutto bene, anestetizzare, Anima, annebbiata, Anoressia, anticorpi, atroce, ballerina, bere, bianco, bordo, broken bells, cadere, cancro, canna, capernate al muro, cause di forza maggiore, cazzate, cigno, cocaina, codardi, colpa, comandante, combattere, cominciare, complicato, condividere, conferma, congeniale, conseguenze, controversa, corta, cura, currently, danza, debole, decidere, depressione, desiderare, diario di bordo, difficile, dimenticare, Dio, diversi, dolore, domani, dormire, ecstasy, emerita, estinta, explorer, facile, faticoso, favole, felice, felicità, fiamma, fine, fioca, fragile, frammento, fremere, fuggire, fumare, gioia, giudicare, giusto, gridare, guarire, guerra civile, guerra d'indipendenza, help me, illuminare, immaginare, imparare, impazzire, impiccarsi, impossibile, incubo, indifeso, Inferno, inizio, insegnare, interrotta, irrequieta, la presa, lettera, libri, liriche, listening, lottare, luce, Lucida, lyrics, malato, malattia, malore, martiri, minchiate, misura, modelli, modi, mondo, monterotondo, morale, morire, morte, mp3, musica, nave, navitator, nel bene e nel male, nerd, nerdfighter, nero, nessuno, non poter far nulla, nuotare, odiare, ogni giorno, orecchi, paradiso, passare liscia, patria, paura, perbenista, percorso, perdere, perfezionare, piangere, polpastrelli, prendere in mano la propria vita, presente, problematico, provare, raccontare, raggiungere, religione, richiesta muta, rincorrere, ringraziare, rinunciare, roma, sanguinare, santi, saper ascoltare, sapere, sbagliato, sbattere i denti, schiavo, schifo, scrivere, scuola, scuse, secondo, sentire, sfuggire, si parte, società, soffrire, soglia di sopportazione, sogno, soluzioni, sopprimere, speranza, sperimentale, spinello, storture, stringere, strunzata, succube, suicidio, Sveglia, tempi, terapia, Terra, testimonianza, testo, titolo, tortuoso, trap doors, tremula, univoca, vampiri, vedere, veliero, veloce, verità, verme, video, vincere, vinto, viscido, vivere, vivi, wayward, youtube | 3 commenti

3 Risposte

  1. su febbraio 7, 2011 a 10:07 am Sara

    Presente…

    Io ne faccio anche una questione di rivolta sociale.

    Ci vogliono far credere che sia facile guadagnare il denaro, che sia sufficiente chiedere al pubblico o chiamare a casa. Ma è falso. Che sia facile vivere, che serva fare le veline. Ma è falso anche questo. Che sia facile stare in mezzo agli altri. Che basti avere un tot di contatti facebook. Che quelle siano amicizie. Falso. Tutto falso.

    La vita, come tu cara Amica mi stai dicendo, è in assoluto il compito più difficile che siamo (tutti) chiamati a sopportare. E’ un peso f a t i c o s o.
    E’ una strada cruenta che abbiamo il dovere ed il privilegio di percorrere. Eh sì, perchè ne vale proprio la pena, a dispetto delle difficoltà.

    Ecco. Tuttavia, sarebbe davvero cosa buona non ingannare il prossimo facendogli credere che tutto arriverà senza sacrificio.

    E chi lo nega, mente con coscienza di mentire. E allora la menzogna vale doppio. Maledetti.

    Grazie tesoro, ti leggo sempre volentieri e ti mando il solito grande abbraccio


  2. su febbraio 8, 2011 a 9:57 am dianacullen

    Sara sì, sono veramente anni squallidi questi. Io non pensavo che l’Italia ma soprattutto gli italiani,. perchè è la popolazione a fare un Paese, potessero arrivare a tanto. Perdersi così, dietro le sirene praticamente. E’ vero che per tante cose eravamo già messi male ma almeno ci salvava la cultura, che è fra le più antiche del mondo. Adesso stiamo perdendo anche quella. E’ terribile. Io non ce la faccio a veder marcire tutto senza fare niente. Se nel mio piccolo, attraverso queste paginette, posso dire qualcosa, lo faccio. Se tutti i giorni, parlando con amici o conoscenti, posso dire e fare qualcosa, la faccio. Ho il sangue in fiamme per questo. Almeno quando sarà saprò di aver fatto il possibile, nonostante tutto.
    Un grandissimo abbraccio anche a te cara. Continuiamo a lottare, perchè non siamo sole capì? 😉


  3. su aprile 26, 2011 a 12:14 pm Oggi sono felice perché n. 12, 13 e 14 – Bellissima « Sotto il vestito? Una Saga Fantasy

    […] verità è che ho iniziato a scrivere la serie di Post sul Dolore – che prima o poi vorrei continuare – quando ho letto di una ragazzina suicida in una […]



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