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La notte brucia nella City, consuma i tuoi occhi un fotogramma dopo l’altro.
Senti che potrebbe accadere se solo tu volessi… se solo cercassi di farlo accadere davvero.
Oro liquido giù per la gola arsa da troppe siga, parolame rotola in qualche bicchiere sporco e ormai vuoto.
Le strade sembrano tutte uguali viste da lì.
Dove sei?
Blu
Sono qui
Giallo
Non ti vedo
Verde
Eccomi
Rosso
Ti guardi intorno ed è un approssimarsi di visi sconosciuti che sembrano spogliarti con gli occhi, ansiosi di offrirti qualcos’altro da bere. Riconosceresti quell’odore di tempesta ad un miglio di distanza, perciò marci subito lontano dal bancone.
In pochi secondi sei persa nell’elettrico infiammato della dance hall.
Sei sicura che di posti come quelli ce ne sono tanti ma Via Padova resta sempre unica.
Sei brava a lasciarti andare sul beat, il basso ti entra in pancia dalla casse e attraversa la nebbia marcia che hai in testa.
Vorresti sfondarla, che sia maledetta
Qualcuno, sulla destra, ti ha buttato gli occhi addosso ma questa volta andrà via a bocca asciutta.
E’ qui per rimorchiare? Sei l’ultima persona del locale.
C’è un’onda sensuale di corpi sudati che si muove all’unisono.
Una ricerca di mani che sfiorano visi che sciolgono ricci che cingono in vita che cedono a labbra e stringono stringono stringono
Sorride Lei, sorride Lui, allacciati al centro della pista.
Il Dj incita al micro e accenna versi alla Sean Paul, così le mani vanno su, su, a toccare il soffitto flashato dalle psichedeliche.
E’ una dimensione ritmica quella che vince il disagio, lo attenua nello spazio tempo di un pezzo sui piatti.
Non lo puoi nascondere dietro un sorriso ma per una notte sei tua, solo Tua e di nessun altro.
Bum-cha, bum-cha