Posted in Deliri di una Nerd, Letture, VLog, tagged 16 anni, 30 anni, addestrare cane, adolescenti, aiutare, allenarsi, amici, appuntamento, ballare il tango, bicicletta, cane che si rimorde la coda, carpe diem, Cassandra Clare, censored, city of fallen angels, commenti, controproducente, cucire, dante, depressione, destino, dftb, distruttivo, don't forget to be awesome, echelon, educato, esperienza, fato, fermata dell'autobus, gentile, haul, idea, importante, Inferno, interagire, io vivo una volta sola, iscritti, lamentarsi, letteratura, lezioni, libri, libro, lo vogliamo fare, luca, mailbox, mugugno, negatività. ciclo, nerd, nerdfighter, non c'ho voglia di alzarmi dal letto, Non dimenticate di essere meravigliosi, notizie negative, obiettivi, oro, pensiero positivo, perchè valgo, pigra, problemi risolvere, quinto potere, reazione, reazioni, recensione, romanzo, ruota che gira, sciocca, scrivere, settembre, sforzare, sisma, Sono Incazzata Nera e Tutto Questo Non Lo Accetterò Più, storia, subscribers, televisione, Tempo, terremoto, tristezza, trovare una ragione, trucco, truce, tutorial, una vita, vi voglio bene, VLog, YA, young-adult on aprile 11, 2011| 3 Comments »
Posted in Deliri di una Nerd, Podcast, tagged 2 marzo, affettuosa, affidabile, alepicchio, Alessandra, allenarsi, ambulanza, america, amici, amico, anomalie comportamentali, appagante, argomento, articolato, artisti, astronauti, attore, audioblog, audioboo, autografi, banale, bandiera, base, battute, biblioteche, blog, camminata, canale, capitolo, carattere, casalinga, cervello, cheesy, chiacchiere, comico, commuovere, complesso, conferenza stampa, contratto discografico, correre, corrispondenza, cose belle, criminale, cronaca, cucire, dare to suck, daria bignardi, date, deelyth, descrivere, DeviantArt, dialogo, diario di bordo, diretta, Discovery, discussione, diventare famoso, divertente, Dodo, domande, e poi, emozionarsi, erika, esperimenti, falegname, fantasmi, figli, flow, follia, fotografie, genitori, Giada, giappone, giorgia, giornalisti, giorni, giusti, guizzo, iena, illustrazione, imposte, incontri, indipendente, insegnare, internet, interviste, inverno, invidia, Io sono il numero quattro, Italia, laboratorio, lancio, lavorare, lavoratori, leggere, lettori, lian-blackdream, librerie, libri, limitazioni, litigio, london, londra, manager, manetta, marasma, maratona, Marilena, Marvit, mattonelle, Maureen Johnson, mentali, merda, metodo, moduli, motore, mp3, munnezza, musica, narcisismo, nasa, navetta spaziale, nazioni, negativo, nerd, nerdfighter, non fatemi incazzare, non vi spaventate, notizie negative, notizie positive, oblò, operaio, orgoglio, orsacchiotto, Ospite, palazzo, Paolo Nespoli, pappina, parto malato, pazze, peluche, penpals, personaggio, Podcast, pop, prima persona, primavera, programmi, psicoanalitica, psicologia, pubblicare, pubblicista, pubblicisti, pubblico, punto di vista, radio, rap, referente, regali, registratore, rewind, ridere, ritmo, russia, salutare, santi, sarta, sbattere la testa, sbolognare, scaricare, scatch, sciarpona, scrivere, scuole, seduta, serial killer, sfida, shuttle, siamo bravi, smart chicks tour, smembrare, soddisfacente, sognare, sogni, sogno, sono buona, sorella, spazio, speranza, stanca, Stazione Spaziale Internazionale, stephenye meyer, storia, strada, stressante, striscioni, stronza, strumenti, studiare, stupida, successo, sudare, sul letto, tanto di cappello, telecamere, telefilm, telegiornale, televisione, terreno neutrale, terza persona, test, timido, Tv, Twilight, ufficio stampa, underground, uno su mille, uno su mille ce la fa, uplodare, valore, vestito, vi voglio bene, viaggi, vibrazione, video, voce dall'oltre tomba, youtube, yuky, zelig on marzo 4, 2011| 4 Comments »
by lian-blackdream.deviantart.com
Preparatevi a quaranta minuti di parlato… :O
Sì lo so è tanto.
Infatti oggi vi dò anche l’opzione di scaricarvi il file da qui, così ve lo potete sbolognare quando, come e dove volete.
muahahahahah 😉
Siete dei santi!
Passate un buon week-end :*
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Ieri un test con Audioboo…
E oggi questo parto malato.
Ho scoperto che per il momento il sito consente di uplodare solo fino a 5 minuti di audio e come avrete indovinato, sono davvero troppo pochi per la sottoscritta eheheheh
Così sono tornata al buon vecchio e affidabile servizio podcast, solo con una leggera sfumatura di follia psicoanalitica.
Non so dove mi porterà questa cosa… voi intanto però non vi spaventate 😉
Posted in Deliri di una Nerd, Varie, tagged abbraccio, affetto, aiuto, alternative, amare, apprendimento, apprezzare, artificialmente, assassini, associazioni, attentati, augurare, azzannato, bambino, blog, cambi di stagione, capire, capricci, carri armati, civile, coerenza, cofano, colori, conoscere, consolare, costringere, culi al vento, dare il giusto valore alle cose, darkness, Deerhunter, deficitare, digerire, diretta, disabilità, dolore, domanda, droga, Earthquake, educare, educativo, educazione, enti, epoca, esempio, famiglia, famiglie, fanciullo, ferita, forte, fragilità, frantumato, funerale, gattonare, gattoni, gestire, guanciotte, in sospeso, indifferenza, inequivocabile, iniziative, insicurezza, isolare, istituzioni, lacrimoni, letteratura, libri, lottare, malato, mamma, mancanza, margine, meteo, mettere in prospettiva, migliorare, morte, mostri siliconati, mp3, musica, necessario, nerd, nerdfighter, nipote, non mi interessa, nonno, obitorio, odori, operazione, orari di visite, ospedale, paralizzare, parola, paura, perdere, pezzi, piangere, plastici, post, primi pazzi, problema, professionisti, protagonisti, puzzle, ragazzi, riciclare, ricostruire, riposo, risposta, rumori, sano, sedia a rotelle, seguire, sincera, smembrare, società, soffrire, soft-porno, soluzioni, spettacolarizzare, squittii, stracciato, suicidio, tappe, televisione, terapia del dolore, ti voglio bene, to be continued, trasformare, triste, trovare, uccidere, urare, vaga idea, versi, viaggio, video, vittime, vuoto, youtube, zio on febbraio 7, 2011| 2 Comments »
Currently listening to…
So che è un pasto pesante da digerire ma possiamo procedere per tappe.
Nessuno ci corre dietro, perciò non sarà difficile arrivare alla fine di questo viaggio.
Da quello che ho potuto osservare, oggi le tendenze sono due: quella di isolare il Dolore o spettacolarizzarlo. No vie di mezzo.
Di quelle famiglie, ragazzi, enti, iniziative, associazioni, professionisti, che riescono a curare, gestire, smembrare, riciclare il Dolore, se ne parla poco o sono vittime della più totale indifferenza.
Il Dolore “isolato” è quello ospedalizzato, protetto magari, curato ok ma da un certo punto di vista posto a margine della società, come se intralciasse, rallentasse il treno, quella che si può chiamare “vita sociale”.
Il Dolore malato ha precisi orari di visite, durante i quali sono presenti solo alcuni familiari e dove difficilmente vengono portati i bambini…
E perchè mai? Mi chiedo.
Assassini, plastici, attentati, culi al vento, soft-porno, carri armati e mostri siliconati sì, solo perchè sono chiusi dentro un quadrato lucente. Ma la Malattia Vera, quella con odori, rumori e colori reali, no.
Una volta esisteva la Coerenza, oggi deficitiamo anche di quella.
Quando mio padre era bambino la famiglia si riuniva intorno al Dolore.
Si faceva forza, assisteva, lottava, curava e affrontava il Dolore giorno dopo giorno.
Poteva vincerlo o soccombere impotente, mentre il Dolore si portava via la Vita.
I bambini osservavano e imparavano da quel Dolore, che insegnava loro ad apprezzare la Vita, dalle cose più semplici a quelle più vezzose e divertenti.
Il Dolore veniva frantumato, stracciato, azzannato e digerito a piccoli pezzi.
La Famiglia non era mai lasciata sola di fonte al Dolore.
C’era una comunità di amici, parenti, vicini, che facevano il possibile.
Il Dolore univa, non separava le persone.
E in un’epoca i cui le Istituzioni e gli Aiuti Ufficiali erano ancora più scarsi e impreparati di oggi.
Nessuno augura ad un bambino di guardare in faccia la Morte o di veder soffrire qualcuno che ama.
Ma se il fanciullo viene accompagnato, abbracciato, se gli viene insegnato e gli si offrono gli strumenti per affrontare e superare quel Dolore, io lo trovo giusto. Lo trovo Sano, Civile, Educativo.
Ricordo il funerale del nonno materno, io e la mia sorellina – avrà avuto 5 anni – fuori dall’obitorio, in attesa che mia madre e i suoi fratelli seguissero il sigillo del cofano.
Aveva la stessa età che avevo io quando se n’è andata nonna.
Ha avuto la mia stessa reazione e posto la stessa identica domanda: – Perchè la mamma piange? – mentre grossi lacrimoni cadevano in picchiata sulle guanciotte.
A suo tempo, non avevo ricevuto risposta ma avevo una vaga idea di cosa avrei voluto sentirmi dire.
Mio zio, l’adulto della situazione, aveva guardato me e mia sorella con viso triste, tirato e muto.
– La mamma piange perchè noi abbiamo perso un nonno ma lei ha perso il suo papà. – le ho detto.
Dopo qualche singhiozzo: – Ma io non voglio che pianga! –
– Lo so, nemmeno io. Ma anche tu stai piangendo… Non sei triste per il nonno? –
– Sì –
– Allora è giusto che anche la mamma sia triste. Quando esce valle a dare un abbraccio forte forte. –
Ai funerali del nonno non ho pianto.
Forse perchè mi rendevo conto che la malattia si era presa tutto quello che di lui era rimasto e dopo aver lottato fino all’ultimo giorno, era giusto che avesse il suo riposo.
Avevo avuto tempo di conoscerlo – anche se ne sarebbe servito di più -, apprezzarlo, imparare da lui, sentirlo raccontare la Vita e la Guerra, capire i suoi errori di padre, fare la nipote insomma, senza lasciare alcun conto in sospeso con lui. Sempre diretta, sempre sincera, anche nei capricci o negli abbracci e i “ti voglio bene”.
Ho pianto dopo, sì, quando ho cominciato a sentire il vuoto. La mancanza.
Il Dolore della perdita che viene assorbito, la ferita che si ricuce ma che magari torna a dare fastidio con i cambi di stagione.
Se noi interrompiamo questo processo di apprendimento, come i versi e gli squittii per quello della parola o andare gattoni per i primi passi, ci sarà sempre un pezzo mancante nel puzzle e prima o poi dovrà essere ricostruito, si spera non “artificialmente”.
Ho raccontato di un Dolore forte e inequivocabile ma posso fare anche l’esempio di una disabilità permanente, come quella che costringe su una sedia a rotelle.
Bisogna educare al Dolore, è necessario.
E’ sbagliato isolare le esperienze dolorose solo perchè appartengono ad “altri”, solo quando non siamo noi i protagonisti.
Capire ed affrontare il Dolore di questi “altri” ci aiuta a gestire anche i nostri, dare il giusto valore alle cose, mettere tutto in prospettiva e trovare passo passo le soluzioni al problema.
Non possiamo permettere che un’insicurezza, una paura, una fragilità si trasformi in un Dolore così grande da paralizzare e addirittura uccidere.
Non possiamo permetterci di perdere altri ragazzi, solo perchè manca un’educazione, una Terapia del Dolore.
To be continued
Today I’m Happy Because – Oggi Sono Felice Perché… n.1
Posted in Deliri di una Nerd, Happy Because, tagged 12 aprile 1961, 16 anni, 30 anni, addestrare cane, adolescenti, aiutare, allenarsi, amici, anniversario, anticorpo, appuntamento, arrampicarsi, ballare il tango, bambini, barbara, batteria, bicicletta, bisogno, cane che si rimorde la coda, capriole, carpe diem, Cassandra Clare, censored, citare, city of fallen angels, commenti, computer, conservare, controproducente, cucire, dante, depressione, destino, dftb, distruttivo, domanda, domani, don't forget to be awesome, echelon, educato, elenco, esperienza, Facebook, fato, feedbacks, fermata dell'autobus, fotografie, gentile, giardino condominiale, giocare, google, grazie, haul, idea, importante, Inferno, insetti, interagire, io vivo una volta sola, iscritti, Lacrime, lamentarsi, leggere, letteratura, lezioni, libri, libro, lo vogliamo fare, luca, mailbox, mangiarsi le mani, meraviglioso, mugugno, negatività. ciclo, nerd, nerdfighter, non c'ho voglia di alzarmi dal letto, Non dimenticate di essere meravigliosi, notifiche, notizie negative, obiettivi, oggi sono felice perchè, oro, pensiero positivo, perchè valgo, periodo, pigra, pollianna, positività, posta, primo uomo nello spazio, problemi risolvere, progetto virale post, quinto potere, reazione, reazioni, recensione, romani contro greci, romanzo, ruota che gira, sciocca, scrivere, settembre, sforzare, sfruttare, sintomo, sisma, Sono Incazzata Nera e Tutto Questo Non Lo Accetterò Più, sparlare, storia, stupendo, subscribers, telecamera, televisione, Tempo, terremoto, today I'm happy because, trasmettere, tristezza, trovare una ragione, trucco, truce, tutorial, Twitter, una vita, vi voglio bene, videocamera, VLog, YA, young-adult, youtube, Yuri Gagarin on aprile 12, 2011| 4 Comments »
Se non siete ancora a conoscenza di questo nuovo progetto virale, allora andate a guardarvi questo post... sono appena otto minuti e passa della vostra vita. 😀
Da quando ho deciso di girare e uplodare quel video su YouTube sono passate solo 24 ore ma i feedbacks che ho ricevuto nel frattempo sono STUPENDI.
Cosa ancora più bella, le ragioni per essere felice oggi sono talmente tante che non so se farne un elenco o citarne solo un paio. Sintomo che l’anticorpo di Pollianna funziona!
Oggi sono felice perchè:
1. Stamattina, come ho controllato la posta, ho trovato due notifiche da Facebook che mi hanno fatto venire giù le lacrime: Barbara e Luca. Ma anche i messaggi sotto il video e quelli di Paolo e Eppers qui sul blog. Grazie davvero GRAZIE. E’ troppo! Ma sono felice di trasmettervi positività. In questo periodo ne abbiamo tutti davvero bisogno.
2. Oggi pomeriggio, sono tornata nel mio giardino condominiale e dopo un’oretta in cui ero lì seduta a leggere sono cominciati ad arrivare dei bambini, che hanno preso a giocarmi intorno. Una prima domanda timida, poi un’altra e un’altra… e un’altra ancora. Insomma dopo mezz’ora ne avevo 6 tutti intorno e una cosa tira l’altra…. Non ho resistito. Ho affidato loro la mia telecamerina e hanno inziato a riprendersi, presentarsi, giocare alla lotta – Romani contro Greci nello specifico -, farsi linguacce e sparlare sparlare, raccontarsi, inquadrare insetti, arrampicarsi sugli alberi, fare capriole. Mi mangio le mani per la batteria, che non era perfettamente carica. Così non hanno potuto sfruttare la videocamera al massimo. Hanno registrato per mezz’ora ma si è perso qualcosa, perchè se la passavano, attentissimi a non farla cadere. Afferandola come gli ho insegnato. Insomma… ora sono qui, davanti al computer, con questo video sul desktop. Ho promesso loro di masterizzarglielo su Cd. Così lo conservano per ricordo. E…
Ho passato un giorno meraviglioso.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE!
A domani…
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